Questo volume non intende essere un libro di storia né una cronistoria degli avvenimenti che hanno caratterizzato la città di San Benedetto del Tronto, in quanto non sono riportati tutti gli eventi, bensì solo quelli che raccontano come nasce e si modifica nel tempo. Sono presenti piccole considerazioni sul territorio di Porto d’Ascoli, in particolare sulla zona che oggi viene chiamata Sentina (Parco Naturale Regionale); sul fiume Tronto, già noto ad Asculum e ai Romani; sul torrente Albula e su Cupra Marittima, nota base romana, come dimostrano alcuni resti. Tuttavia, San Benedetto del Tronto non era neppure presente sulle cartine del tempo, perché non esisteva né come territorio né come nomenclatura. In poche parole, intendo ribadire che San Benedetto nasce per caso. La storia ci racconta, in effetti, che Benedetto, soldato romano, per non aver abiurato la religione cristiana è stato decapitato e gettato nel fiume Menocchia, sempre a Cupra Marittima, perché lì esisteva una base romana. Le intemperie e le correnti hanno depositato il corpo del soldato romano su una spiaggia e lì è stato raccolto e tumulato. Ed è così che sono nati i primi insediamenti abitativi di San Benedetto.