
Non è una saga: è un cammino, una visione, una scintilla che non vuole essere fuoco, ma compagnia. Se sei pronto, non leggere: attraversa.
“L’Alba del Loto” racconta la storia di Kiya, una bambina segnata da un episodio traumatico che diventa il motore della sua crescita e del suo impegno per la giustizia. Attorno a lei ruota un gruppo di figure intense: Ahmose, artigiano visionario capace di trasformare la pietra e il fuoco in simboli di speranza; Nedjem e Tiah, compagni di lotta; Issar, fragile e umano e il re Nahek, incarnazione del potere crudele. La città di Kirion è lo sfondo di battaglie, costruzioni e rivoluzioni silenziose. I temi centrali sono la memoria, la resistenza, la responsabilità individuale e collettiva. La narrazione intreccia momenti di violenza e brutalità con passaggi lirici e meditativi, descrivendo con intensità il paesaggio, gli oggetti e i gesti. È un racconto che tratta di piccoli eroi senza corona e della capacità di trasformare il dolore in forza, senza svelare del tutto l’esito del conflitto, ma lasciando intravedere la possibilità di una rinascita