...se sei pronto non c’è cristo che tenga...

conoscendo bene l'autore , amico d'infanzia , ne colgo le sfumature meno interpretabili ai più. Ha rara capacità espressiva , direi innata dato che spesso non è sufficiente aver vissuto esperienze per saperle comunicare in maniera tale

Saggio/romanzo autobiografico intenso e coinvolgente. L'autore tocca le corde più profonde del malessere psicologico derivante dal proprio vissuto che poi non è altro che quello di tutti noi. Una lenta ma inesorabile risalita verso la superficie dal mare profondo..Bello, da leggere!

L'autore tocca le corde più profonde del malessere psicologico che spesso, inconsapevolmente, ci portiamo dietro per tutta la vita a causa dell'intoccabile "amore" familiare. ... Da leggere per ritrovarsi!

un'attenta e dettagliata analisi di una storia travagliata, sia personale che "ecclesiastica". lo consiglio

Abbiamo letto di recente i due libri di Max Benprà: “Se sei pronto non c’è Cristo che tenga“ e “Odore, Pelle, Sapore“ e scriviamo una piccola recensione per chi li volesse leggere. Diretto, penetrante, efficace, coinvolgente espone in maniera drammatica la vita (dell’autore) durante la fanciullezza, giovinezza e maturità in una famiglia difficile. Rivela conoscenze profonde di teorie psicanalitiche, di storia, di politica e analizza i rapporti umani (amicizia, amore, famiglia ecc.) per lui purtroppo pessimistici, rifacendosi spesso a Nietzsche (nichilismo). Fortemente laico e critico sulla religione e sul clero. Ne consigliamo la lettura, anche per il lungo e faticoso lavoro di introspezione fatto dall’autore. Notevoli capacità espressive e lessico ricercato.

Un libro da leggere ma soprattutto da rileggere con calma , per cogliere tutte le sfumature di una narrazione che passa velocemente dagli studi filosofici alla psicoanalisi , dai sogni alla “madre chiesa “ ,dalle riflessioni derivanti da anni di letture colte al racconto sincero di un vissuto familiare particolare e difficile. Quando l’autore parla della famiglia il saggio diventa un racconto bellissimo e affascinante , la sua scrittura si trasforma e scorre fluida , rivelando da dove è iniziata la sofferenza dell’anima e il lungo e complicato percorso per lenirla.

Ottimo libro, che esprime la grande personalità dell'autore e la sua lotta quotidiana per la sopravvivenza interiore. Condivido e approvo la valutazione spietatamente "ironica" che da della chiesa e quella "molto sofferta" sulla famiglia. Da leggere "tutto d'un fiato" con attenzione e riflessione.

Conosco l'autore, persona profonda, colta, intelligente. Lettura non facile e non per tutti ma piena di emozioni e pensieri.

Conosco l'autore, persona profonda, colta, intelligente. Lettura non facile e non per tutti ma piena di emozioni e pensieri.

Benprà con la sua prima opera ci racconta, in un susseguirsi di capitoli che ossessivamente si alternano tra famiglia, chiesa e nevrosi, di come ha affrontato, a seguito di drammi e dolori personali, il “male di vivere” attraverso la conoscenza di se stesso grazie a studi filosofici e analisi psicoanalitica. Senza filtri e pregiudizi accompagna il lettore in un appassionato racconto della sua vita, quella di un bambino che cresce in mezzo a complicate vicende familiari, dai genitori sordomuti alla nonna dispotica, facendoci rivivere quello che era il clima del dopoguerra, nell'angoscia della perenne presenza di madre chiesa che, attraverso la cultura cattolica monoteista, "riesce ad influenzare tutti, nessuno escluso, neanche gli atei". Da Hitler a Papa Pacelli, da Gandhi a Stalin, fino ad arrivare ad una severa critica all'imperialismo americano egli riesce a farci scoprire come è riuscito a conoscere il suo super io, l'es e, finalmente, l'io. Terminare questa lettura lascia l'acquolina in bocca, ma solo perché la disamina pare incompiuta nonostante se ne percepisca chiaramente la meta. Ci si aspetterebbe un accenno al tema del sistema consumistico e di come esso abbia soppiantato il marketing ecclesiastico (Pasolini docet), così come sentirei doverosa un'analisi del posizionamento di Papa Bergoglio all'interno delle critiche che vengono rivolte ai vari rappresentanti del clero che si sono succeduti. Manca, infine, un collegamento al tema del suicidio, ma su questi temi forse, il nostro caro autore, ci delizierà con il prossimo lavoro. Ottimo inizio. Da leggere e regalare (penso a quanti amici abbiano bisogno di una tale lettura), tra ironia e profonda riflessione.

Argomento assai scivoloso, quello che Max BenPra' affronta nel suo scritto...con un'analisi asciutta e consapevole, ciparla di se' e di Dio, o meglio di cosa ha rappresentato quel "Cristo" cosi tanto esorcizzato nei suoi "fururi ricordi". Libro con forte imprinting di psicanalisi narrativa, si fa' leggere con un ' attenzione "guidata".ricordi,sogni,citazioni,storia e introspezioni fortemente connessi tra loro ,accompagnano il Suo D(IO) a svelarsi nudo al lettore ... Libro che consiglio di..."ascoltare" oltre che leggere.

Un libro straordinario, notevole e originale sotto tanti punti di vista. A cominciare dal genere: è un saggio scientifico sulla psicoanalisi o l’autobiografia disperata di un nevrotico, un’analisi storica sul significato socio-esistenziale della Chiesa e della famiglia o un acuto documento di militanza anticlericale? L’autore penetra con profondità le contraddizioni alla base del nostro malessere quotidiano partendo dai suoi vissuti e lo fa con uno stile appassionato e ironico che coinvolge e diverte, rappresentando persino uno stimolo al cambiamento: d’altronde se sei pronto non c’è cristo che tenga! Sicuramente da consigliare.

Un libro veramente particolare, destinato ad un pubblico colto e sensibile. Bellissimo!