Thony Brandon

Scrivo storie d’amore, ed è come se ognuna di esse venisse vissuta realmente da me. Mi affeziono facilmente ai miei personaggi, scopro di volta in volta le loro caratteristiche, pensieri e la loro psicologia. Amo descrivere i particolari e amo in particolar modo tutte le storie d’amore, ma quando si tratta di dover raccontare storie appartenenti al mondo LGBT, parte in me l’impulso di raccontare in verità come e cosa accade realmente, le emozioni che si provano, i sentimenti che si vivono e le paure che si affrontano. Racconto così quel mondo che appartiene anche a me, che tutelo e rispetto, facendo attivismo, mettendomi in gioco e dando valore alle mie priorità come persona e come artista. Do voce ai miei pensieri, metto su carta la verità, metto a nudo il mistero dietro ogni vita, paura e perplessità, denuncio la necessità di sfogo e di rivendicare i diritti di una minoranza che ancora oggi ha bisogno di tutela e di aiuto su più fronti. Denuncio gli attacchi omofobi che ancora oggi si verificano nel mondo, sperando che tutto ciò finisca e che regni uno status di pace e uguaglianza. Do voce anche e magari a ciò che di reale vivono molte coppie omosessuali che si sentono abbandonate e a volte incomprese da una società altamente e visibilmente discriminante.